Esistono format davvero poco interessanti, ma questo mi pare sia uno tra i meno difendibili della tv degli ultimi mesi.
‘Il Contratto – Gente di talento‘, il nuovo programma che a fine febbraio inizierà su LA7, racchiude in sè diverse letture possibili, quasi nessuna delle quali, mi sento appunto di difendere.
Per chi non lo conoscesse, si tratta di un programma basato su un semplice meccanismo: c’è un’azienda, sempre diversa ogni puntata, che cerca una risorsa. Dopo un lungo (si spera) processo di selezione avvenuto a telecamere lontane, approdano al programma gli ultimi 3 candidati. La trasmissione, seguirà da lontano, in silenzio (apparentemente), la fase delicatissima del periodo di prova (indebitamente chiamato stage*) per arrivare infine ad ospitare in studio il colloquio finale, fatto al prescelto per valutare se e come sia il più adatto al posto di lavoro a tempo indeterminato, firmando infine il tanto agognato contratto di lavoro in tv, davanti a tutti.
Molto si potrebbe dire di questo format: dal fatto che si possa o meno parlare di spettacolarizzazione della difficoltà di trovare lavoro, ultima frontiera di una tv sempre più vuota di contenuti e sempre più in cerca di emozioni falsamente forti.
Si potrebbe dire che mostrare ai giovani come si vive il periodo della ricerca di lavoro, dello stage, come si affronta un colloquio, ecc. ecc. siano cose lodevoli, certo, se il mondo funzionasse così. Soprattutto in Italia. Ma non è così, almeno, non più.
Sarebbe poi troppo facile dire: ‘Ma si sa che è tutto finto in tv’…anche perchè la certezza, non c’è, o almeno, io non ci credo fino in fondo. Ma qui pare che le cose siano vere, tristemente vere.
So però anche che non si sentiva il bisogno di questa trasmissione. Io non me la sentirei di vivere il mio percorso di stage per un indeterminato in tv, come se fossi un qualsiasi papà di ‘SOS Tata’, un appassionato di cucina a ‘Cuochi e fiamme’…con le telecamere lì a spiarmi a documentare una cosa che è mia, intima, della mia vita.
Voi direte, ‘beh, il Grande Fratello l’ha già sdoganato questo!’ Si, infatti stiamo parlando di un ennesimo esempio di tv spazzatura, di nient’altro.
Sarebbe bello capire quanto viene valutato il ritorno di prestigio per le aziende che parteciperanno…se è stato fissato un prezzo per partecipare o se realmente tutto è free. Cioè, se il gioco vale la candela.
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La domanda quindi è: ma a cosa serve sto programma se non a sfruttare la situazione attuale che molti giovani affrontano?
Come ha giustamente commentato Oliviero Beha a Radio24, ‘queste persone rimarranno sole. Come il vincitore di un reality a distanza di un anno, come la neomilionaria del programma di Gerry Scotti‘, come un qualunque lavoratore che i nuovi colleghi guarderanno per tutta la sua vita in azienda come un appestato, quello che è entrato in azienda in modo strano, non naturale. Quello che ha firmato in tv il contratto.
Almeno questo, non firma un contratto con tutti gli italiani da Vespa, ma solo con alcuni.
*Stage= Sottrarre Talento Ai Giovani Emergenti
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PS: ho visto la 1a puntata del programma, ecco come la penso.
Mi chiedo se gli organismi di controllo sia a livello giuridico che sindacale abbiano consapevolezza di questo squallore.
Il lavoro come la salute sono un diritto tutelato dalla nostra costituzione e non possono essere strumentalizzati sulla pelle di chi e’ in difficolta’.
Per il prossimo format suggerirei una gara tra tre malati terminali o in attesa di trapianto per aggiudicarsi il farmaco piu’ innovativo o la donazione d’organo.
Sinceramente credo che nella società in cui viviamo, oramai non ci sia più da stupirsi tanto per un programma del genere!!! Apprezzo molto più questa opportunità che viene data a 8 persone (che sono qualificate e il loro curriculum vitae sarebbe stato apprezzato e tenuto di conto comunque), anzichè assumere una persona solo perchè carina o perchè fa una buona impressione anche se il curriculum non è niente di che!
Se il programma prendesse piede ed altre reti, prendendo spunto, e facessero altrettanto,si creerebbe una reale possibilità di lavoro per tante persone, perciò mi chiedo:perchè no???
– perchè non c’è alcun bisogno di questo tipo di programma che, togliendoci le fette di salame davanti agli occhi, è stato ideato per ‘spettacolarizzare’ il momento dell’assunzione a tempo indeterminato in un periodo storico molto difficile (Il titolo dice tutto).
– perchè se le aziende in questione hanno già i loro cv sulla scrivania, potrebbero anche fare la loro selezione senza mandarla in tv per farsi pubblicità.
– perchè non funziona così il mondo del lavoro in Italia, anche se è quello che vogliono farti credere. I contratti a tempo e a progetto proliferano nel silenzio collettivo…
– perchè se è vero che ai giovani serve vedere come funziona il processo di selezione, non dovrebbero vederlo in tv, lo stesso luogo in cui vanno in onda il Grande
Fratello, Uno Mattina e Uomini & Donne. Un pulpito poco autorevole.
– perchè se non ci stupiamo per niente, è giusto che ci coprano con programmi di letame di ogni tipo….non è questo il caso, ma se è quello che vuoi, quello avrai.
– perchè chi verrà (anzi…è stato, saranno registrate) prescelto per un lavoro, vivrà in azienda una vita diversa per sua natura. Tu non hai idea di come è andato il colloquio dei tuoi colleghi, non è corretto secondo me rendere pubblico il tuo percorso.
Non so, magari mi sbaglierò, ma a me, sto programma, puzza di opportunismo e anche un po’ di cinismo.
Vuoi parlare di lavoro? Hai mille modi per farlo in tv, come faceva ad esempio il programma Rai ‘Okkupati’, cancellato forse a favore dell’ennesimo quiz.
Perchè il diritto al lavoro è sacrosanto, alla pari della riservatezza di ciascun individuo che giustamente non ritiene necessario andare in tv. Con un reality sul lavoro vai a sminuirne il significato e ricorda che senza lavoro però non mangi e non vivi… Ti sembra giusto quindi fare una trasmissione come contratto?
Io trovo questo programma OFFENSIVO. Il lavoro, checché ne dica lo stupido spot, è qui rappresentato come un premio televisivo, non come un diritto. E i concorrenti devono aggiudicarselo come i cani un osso. La7 è un canale tutto sommato ben fatto, ma questa trasmissione è una caduta di stile deludente. Autori, vergognatevi.
bocciatura preventiva. complimenti! e se il programma fosse ben fatto? l’importante per voi è dare contro per sentirvi migliori. sapreste suggerire un format migliore o siete per l’abolizione della televisione?
io personalmente non mi sento migliore se ‘attacco’ un format del genere. Il programma sarà sicuramente ben fatto, ma è il contenuto, il nocciolo, il fulcro della trasmissione che non mi pare sia accettabile.
Ho ascoltato diverse interviste a Sabrina Nobile e allo staff: lei è molto molto preparata e non è stupida. non mi schiero con chi dice ‘La7 specula sulla tragedia del posto di lavoro’, ma mi sento di dire che in favore del business e dello share, si porta in tv anche questo, oggi, mentre il lavoro si vive in maniera molto sofferta.
Te lo suggerisco io un format: ‘Cervelli in fuga: conosciamone alcuni. Chi sono i Ricercatori, DI OGNI SETTORE, che sono andati a studiare all’estero e perchè. 8 puntate su persone che sono state costrette dalle leggi o dalla mentalità italiana a mettere la propria competenza a favore di centri in UK, Usa, Germania, ecc. ecc.’ Senza filtro né censura, con nomi e cognomi di chi ha messo i bastoni fra le ruote ai giovani laureati brillanti.
Stai sicuro che se sentissi con le tue orecchie come vanno certe storie, capiresti che la tv si occupa di cose troppo frivole.
Io da solo ho almeno 3 amici che sono andati all’estero per proseguire un percorso di ricerca (BIOLOGIA, FISICA E PSICOLOGIA) che in Italia è stato interrotto per mancanza di fondi, per dottorati pilotati o per interessi dei Professori stessi. E chissà quanti ne conoscete voi.
Adesso cos’hai da dire?
ma se neanche hai visto la trasmissione! vuoi forse colpevolizzare un programma di quanto accade in italia da decenni. Peraltro (lo dici tu) i contenutisono interessanti, la conduttrice è brava e preparata, si parla di mercato del lavoro… e non di cose frivole. che vuoi di più? solo poter parlar male di qualcosa. il tuo è solo un pregiudizio.
Non intendo assolutamente dare giudizi preventivi sulla trasmissione, ma sui contenuti si. Ti posso assicurare che non sono un sinistroide che prova piacere a dare addosso a tutti e tutto in modo indiscriminato, non sono uno dei centri sociali e non vivo la vita del no-global.
Lavoro in comunicazione e mi rendo conto di quando un prodotto televisivo nasce per voglia di fare informazione, intrattenimento o per cavalcare l’onda di temi cari alla gente, senza porsi in realtà domande molto profonde.
E a me non piace.
Se le puntate mi faranno cambiare idea, sono il tipo che scriverà un post per dirlo.
Poi scusa, potrò dire quello che penso almeno sul mio Blog o no? Ma vedi tu.
Mettiamola così allora: non ce l’ho con il programma, gli ospiti e i presentatori ma con gli autori che hanno osato pensare una cosa del genere. Il “bellissimo programma contratto” non è comunque di informazione sarebbe come a dire che Mistero tratta di fenomeni scientifici… Il problema di fondo è che fantasticare, distorcere, intrattenere e giocare sul tema del lavoro in una trasmissione tv non lo ritengo onesto. Perchè? Perchè il lavoro non è un gioco, è un diritto di ognuno di noi e un contratto a tempo indeterminato non può essere trattato alla pari di una vincita al milionario. Poi la conduttrice e tutti i presenti possono essere le persone più brave al mondo…
Ma… io credo che davvero non ci sia da stupirsi molto, la tv è fatta per intrattanere e creare audience e per far questo va a caccia di temi di potenziale interesse. Interessante la prospettiva portata avanti qui http://www.propostalavoro.com/crisi-e-cambiamento/il-contratto-gente-di-talento-il-primo-job-reality-firmato-la7
La mia analisi non positiva è basata proprio sul fatto che da LA7 non mi aspettavo questa scelta ‘commerciale’. Avrei visto molto più utile un taglio meno ‘marketing’ e più volto a spiegare ai giovani come migliorare il loro approccio ai colloqui. L’ ‘infotainment’ mi ha sempre fatto un po’ ca**re.
Non ho parole!!!Non solo siamo nella condizione di disoccupati, pure dobbiamo subire un programma tv dove umiliano con l’ennesimo reality la nostra situazione tutt’altro che spettacolare o spettacolarizzabile!!!! Sono indignata, schifata, e triste.
Il lavoro è una cosa seria! …. altro che giochi col pongo e con i birilli per capire la personalità (che fanno parte, secondo il programma, della selezione del personale)
… molto triste speculare su una piaga, purtroppo profonda del nostro paese, è come sparare sulla croce rossa…e basta far parlare gente che si fa chiamare professore per dire che alla nostra generazione piace vivere alle spalle dei nostri genitori…..BASTA!BASTA!BASTA! Chiudete questo programma!
FINALMENTE UN PROGRAMMA CHE MOSTRI AI RAGAZZI
COSA VOGLIA DIRE SGOMITARE NEL MONDO DEL LAVORO,
E’ UN’IDEA GENIALE,
DOPO DECENNI DI REALITY FUTILI E INUTILI,
UN FORMAT CHE MOSTRI RAGAZZI NORMALI, COMUNI
GENTE DI TALENTO, IL TALENTO CHE SERVE NELLA VITA,
sinceramente io ho visto un programma a tratti stucchevole. Con i genitori dei candidati in studio e la psicologa che dice ai ragazzi: ‘dovete essere adulti, non più ragazzi. Siete cresciutelli’.
E poi…il colloquio finale fatto lì, davanti a tutti…che tristezza. Con l’applauso richiesto dai genitori perchè i nostri bimbi son stati tutti e tre bravi…nemmeno a ‘Io Canto’ s’è mai sentito. E si parla di lavoro!!!!
*Sgomitare? Con le telecamere puntate addosso, non si è visto nemmeno il 10% di cosa vuol dire sgomitare…
*Talento???? Cacchio se quelli avevano talento, io sono un fuoriclasse! E anche molti di voi! Ne aveva un po’ il laureato in Economia, ma ne ho visto davvero poco di talento.
Credo mostri solamente come porsi davanti alle telecamere e come far sembrare i parenti delle scimmie ammaestrate. A parte ciò ho la certezza che chi come me fatica per lavorare, conosce a memoria tutte le piastrelle dell’inps, centri per l’impiego, agenzie trovalavoro. Ha 2000 CV di tutte forme e dimensioni: con o senza foto, formato europeo, in inglese non può ritenere che questa trasmissione sia positiva.
Anzi dirò di più credo proprio che solo coloro i quali non hanno davvero idea di cosa significa farsi il mazzo per lavorare possano essere ammaliati da cotanta idiozia…
Caro Fabio, ieri ho visto il programma. Certamente può non piacere la spettacolarizzazione di un processo di selezione, perché colpisce nell’intimo, sembra vedere noi stessi o i nostri figli che raccontano il modo in cui ogni giorno sono mortificati dai numerosi tentativi di trovare quel lavoro che …non si trova. Finalmente si vedono persone vere e non veline o tronisti. Giovani che cercano un lavoro per condurre una vita normale lontana dai riflettori e dalle copertine. Il format non è popolare e forse anche poco “televisivo” ma finalmente si vede qualcosa di originale in televisione.
Ciao, sono sostanzialmente d’accordo con te, e parli con uno che di colloqui e rospi ne ha mandati giù (e ancora giù li manda).
Vorrei farti rileggere 2 frasi scritte da te:
Finalmente si vedono persone vere e non veline o tronisti. Giovani che cercano un lavoro per condurre una vita normale lontana dai riflettori e dalle copertine.
Ecco, la tv non li aiuta a fare questo.
Poi sull’originalità…beh, ci sono tante altre trasmissioni che innovano, certo LA7 è sempre in prima fila su questo.
Piacere di averti letto.
Caro Fabio, ho visto la trasmissione e mi sembra che non ci sia stata nessuna spettacolarizzazzione. i propositi erano i migliori, gli argomenti trattati interessanti e per niente scontati e gli ospiti competenti. peccato che sia stato un flop con poco più dell’1% di share. forse mancavano veline e insulti. tu che ne pensi?
Credo abbiamo visto (a tratti) due programmi diversi.
Certo il tono era sobrio e il contratto non è stato annunciato con fuochi d’artificio e veline sculettanti.
Ma i tratti del reality, i peggiori, ci sono stati secondo me: i genitori che commentano il colloquio dei figli ultra trentenni, su invito della conduttrice, facevano un po’ pena. I commenti psicologici (o pseudo tali) fatti davanti a tutti, compresi i candidati e la selezionatrice, mi sono sembrati davvero troppo.
Avrei preferito che non ci fosse stato alcun dibattito, e soprattutto che la selezionatrice non prendesse parte ad alcuni momenti molto televisivi e molto poco reali, come quelli appena citati.
Uno stile più simile a quello dei reportage di MTV sui Giovani, avrebbe reso meglio. Opinione mia.