Nasce da un pezzo musicale che non aveva avuto alcun successo, almeno quando Bauuer, il Dj che lo ha composto, lo ha pubblicato. Il pezzo è un mix di hip hop e techno pesante, una roba da Crookers, di quelle che vanno di moda adesso per intenderci, ripetitivo e ai più, quasi fastidioso, per me sublime. Ma a parte la digressione inutile sul genere musicale, che lascia il tempo che trova, la cosa strepitosa è che un video estratto di 30 secondi (il pezzo è ben più lungo), postato su Youtube, sia diventato una sorta di video ufficiale e contemporaneamente uno dei viral più potenti di sempre.
College, amici, squadre di calcio, football, basket NBA, lavoratori di officine, anchorman tv…tutti, hanno fatto un Harlem Shake. Perfino Zelig, l’ha proposto con il pubblico in una puntata dei primi di marzo.
Tutto inizia da un video…questo…
Ma cos’è diventato? 15 secondi di 1 personaggio delirante + 15 in cui tutti sono deliranti. Il ballo scoordinato di 30 secondi, un tripudio di shaking incontrollato.
Il successo viene dal fatto che è semplice da fare, è corto, ha innumerevoli interpretazioni, non chiede grandi doti di montaggio video. Ecco come un video diventa virale.
Da notare le varie versioni già disponibili sul web (Google restituisce oltre 148.000.000 di risultati video), tante quante sono le idee malsane che la gente può avere. Il limite è la vostra fantasia.
Questa è una di quelle a cui ho partecipato e che ho montato, con gli amici della palestra:
Qui, godetevi uno dei tanti best…caricati sul tubo