Il wrestling non è uno sport, è spettacolo di finzione, con trame e storie ordite ad arte per creare un racconto fatto di false rivalità e vere doti atletiche.
Oggi è cambiato molto, rispetto a 20 anni fa. Io l’ho seguito fino a metà anni ’90, poi il rilancio…non mi ha preso come il vecchio show di Hulk Hogan, Big Boss Man, Koko B-Ware, Andre the Giant, Antonio Inoki, i Demolition Men o i Legion of Doom, …
Quando ero bambino lo seguivo affascinato, guardando gli incontri fra questi superuomini che agli occhi di un ragazzino, sembrano invincibili. Fisici statuari e allo stesso tempo dinamici, muscolosi e atletici, capaci di figure e coreografie degne del miglior balletto. eppure a muoversi erano (e sono) omacci di oltre 100 kg! Inutile dire che quando si giocava alla lotta (senza menarsi davvero) il primo che diceva ‘io faccio Ultimeit Uorrior‘ era più vicino a vincere la finta lotta sul ring…
Oggi scrivo perchè proprio lui, THE ULTIMATE WARRIOR, a SOLI 54 anni n’è andato, uno degli idoli di quel wrestling della mia infanzia. Quello che tutti citavano per la potenza esplosiva, il fisico perfetto e il mistero che gli aleggiava attorno.
James Brian Hellwig per l’anagrafe, ha ceduto ad un attacco di cuore, un collasso. Qualcosa che per questi bestioni tutti palestra e chissà cos’altro (sia chiaro, non è la palestra che lo ha ucciso, ma forse il ‘cos’altro’…) purtroppo non è novità.
Una giornata tristissima, perchè con lui se ne va un pezzo della mia infanzia e dell’idea che quelli come lui, fossero eterni e invincibili sul serio.