Non si era ancora placata la polemica sulla campagna del FertilityDay (rispolvera com’era andata da qui), che il Ministero della Salute ci ricasca. Oddio, ad essere sinceri, non è che possiamo dare la colpa alla Lorenzin per la prima cagata che era uscita. Però, visto che ci aveva messo la faccia e ce l’ha messa anche per riparare a quella mostruosità pseudofascista, di questo nuovo capitolo, possiamo anche darle parte della colpa.
Sì, perchè se la prima non era bastata, è arrivata la seconda mazzata. Un pugno nello stomaco (o meglio, un calcio in culo) a grafici, creativi, copywriter e in senso lato, ad ogni italiano mediamente pensante e istruito. Vediamo cosa hanno partorito quei geni che si occupano della comunicazione per il Ministero (all’interno e all’esterno, come consulenti): l’opuscolo della discordia.
Allora, anche in questo caso, le immagini sono prese da banche immagini ‘pubbliche’, spero e credo a pagamento. Certo, se l’immagine è perfetta per il tuo messaggio e sei in budget ristretto, può andare. Ma se sei un Ministero italiano, hai pagato qualche decina di migliaia di euro (più di 100.000€, pare) per una campagna articolata, e ti propongono questo…beh. o c’è malafede, o bisognava far girare i soldi in tasche precise.
Le foto sono già state utilizzate (come può accadere se compri da banche immagini): la prima è stata usata dalla Penn Hill Dental, la seconda è nientemeno stata usata da Scientiology in un nel suo programma di recupero per persone con dipendenza da droghe Narconon (il link a Scientiology non ve lo metto nemmeno a pagamento; andate qui per capirne di più). Da notare l’effetto ‘divisorio’ ondulato che separa le due immagini, che sembra fatto con Paint da un bimbo, o peggio, da un anziano tremolante. Soprassediamo.
Ora, a parte l’enorme inadeguatezza dimostrata dall’agenzia che ha gestito la campagna e allo stesso modo, degli omologhi che hanno gestito la cosa dall’interno del Ministero, il messaggio è ancora una volta mal impacchettato.
Cioè, frequenta belle persone, sorridenti, sane, belle, se vuoi figli, ma evita i neri, quelli che fumano e quelli capelloni con i dredlocks, perchè potrebbero indurti a tenere comportamenti sbagliati che ricadrebbero sulla tua fertilità.
Una roba che dire ‘medievale’ è fargli un complimento.
L’obiettivo era informare sulle corrette abitudini per mantenere fertilità e su quali sono i rischi legati a certe altre, che portano a perderla, la fertilità.
Peccato che fra questi due grandi gruppi di cose ‘da fare’ e ‘da non fare’, rientrino cose assurde, per cui se prima ‘ti dovevi muovere a figliare, bella mia, perchè ti si rinseccano le ovaie‘, adesso ‘devi stare lontano dai negri e dalle compagnie di ragazzacci che se fumano le canne‘, che poi finisce che te le fumi pure tu e diventi sterile.
Ma andate a cagare.
Good news: il Direttore della Comunicazione del Ministero è stato rimosso (e c’avete perso tempo). Adesso attendiamo che si prenda qualche responsabilità pure sto ministro che, quando le cose sono fatte dal settore ‘medico-scientifico’, se ne prende il merito; quando sono campagne e iniziative nate in seno al suo ministero, c’è da mettersi le mani nei capelli.
Per ridere un po’ e farvi passare la gastrite, fatevi un giro cercando cos’è il Fertility Fake o guardatevi questo video di Ariele Frizzante su Facebook.