
fonte: trovaspiagge.it
Viaggiando in nave fra Genova e la Sardegna, questa estate, pur avendo spento la rete dati (al ritorno addirittura spegnendo il cellulare) per evitare spese indesiderate, la TIM mi ha scalato lo stesso una marea di euro.
Secondo i loro registri, avevo navigato grazie all’accordo che hanno in esclusiva con Moby, anche durante le tratte. In sostanza in roaming e usufruendo din una tariffazione particolare.
Ti arriva un SMS (quando sei già molto al largo, magari pure già in cabina e addormentato…ad esempio) ed è lì che tu devi intervenire, se non prima, perchè non ti chiede di accettare, ma ti dice cosa fare, per non pagare servizi indesiderati.
Peccato che io avessi fatto di tutto per evitarlo e che invece, l’opzione TIMinNave si fosse attivata lo stesso (costi spropositati, parliamo di 1,80€ per 100kb…). Esistono le app che lavorano in background, che tu non pensi stiano consumato bytes. E non sono poche. Ma se spegni la rete dati o addirittura il cellulare….è (in teoria) impossibile che funzionino. Un operatore mi ha detto che avrei dovuto “inibire il roaming 4g”…ma il mio vecchio telefono, manco naviga in 4g. E non sono sicuro che non mi stia perculando.
Il fatto è che la tariffa #TIMinNave non ti viene proposta, non la devi accettare: lei si attiva e sei tu che devi far di tutto per non usufruirne…scusate tanto, ma mi pare assurdo.
In entrambi i casi, sbarcato in porto, ho dovuto subito ricaricare, perchè il credito residuo (non ho abbonamento, ma ricaricabile) non c’era e niente dati attivi, quindi niente app, navigatore, internet….nè telefonate. Niente.
“…ti abbiamo riaccreditato 37,80 € sulla tua linea…“

Nonostante la palese ingiustizia di quel servizio, l’idea di lasciar perdere e cambiare operatore era ormai cosa fatta. Invece, tanto di cappello a TIM, che ha bucato l’assistenza in 3 canali su 4, ma studiando a fondo la situazione e verificando, mi ha riconosciuto ragione e maltolto.
Esiste ancora qualcuno serio.
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